Since Abiy Ahmed has been nominated as a new Prime Minister, Ethiopia is living an extraordinary time of enthusiasm and hope. The country is experiencing a strong democratization process, including a gender revolution in power: Sahle Work Zewde is the new President – the first in Africa, after Ellen Johnson Sirleaf in Liberia – while half of the new ministers are women. The peace agreement signed with Eritrea made Abiy a new global icon and Ethiopia the country of Hope. Now the greatest challenge is the economy: to transform a country in which 80% of people work in agriculture in the new global manufacturing hub.
Gli etiopi sono celebri maratoneti, storici campioni della lunga distanza. Ma stavolta in Etiopia è il tempo di uno scattista straordinario. Abiy Ahmed, il nuovo primo ministro, ha impresso una forte svolta democratica al Paese. Appena entrato in carica ha revocato lo stato d’emergenza e ordinato un repulisti all’interno delle forze armate, rilasciato migliaia di prigionieri politici e dato spazio ai gruppi d’opposizione e alla libertà di stampa. In pochi mesi ha poi promosso alla guida del governo una rivoluzione di genere: Sahle Work Zewde è la prima presidente in Africa dopo Ellen Johnson Sirleaf, mentre sono donne metà dei nuovi ministri e la nuova presidente della Corte Suprema. L’impegno di Abiy per la stabilizzazione dell’intero Corno d’Africa – come dimostra soprattutto lo storico accordo di pace con l’Eritrea – lo ha reso in breve un’icona globale. Considerata fino a pochi mesi fa sull’orlo del collasso, l’Etiopia è oggi terra di nuova speranza ed entusiasmo contagioso. Ora la sfida più grande è quella dell’economia: convertire una nazione in cui l’80% dei lavoratori sono ancora impiegati in agricoltura nel nuovo hub dell’industria manifatturiera globale.