Category Archives: Ethiopia

Le rose “giuste” di Ziway

Sher workers in Ziway. Cut flower industry in Ethiopia is dominated by Dutch foreign investors

Nonostante sia stata introdotta solo di recente, la floricoltura in Etiopia è un’industria seconda solo a quella del caffè e del pellame. Le principali compagnie mondiali del settore hanno cominciato a trasferirsi qui una decina di anni fa, attratte dalle condizioni molto favorevoli offerte dal governo etiope: terre fertilissime concesse a prezzi irrisori e incentivi fiscali straordinari. Ma è soprattutto la forza lavoro abbondante e a bassissimo costo che rende così attraente l’Etiopia. La Sher, compagnia olandese leader mondiale nel commercio di rose, ha scelto il lago di Ziway, 160 km a sud di Addis Abeba, per impiantare le sue prime serre etiopi. Osservate dalle cime delle colline circostanti, le fila di capannoni color bianco sporco hanno l’aspetto di una propaggine malaticcia del lago, che dalla riva si perde all’orizzonte. Continue reading »

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Addis Abeba Social Club

Mahmoud Ahmed performing at Selam music festival

Canta, danza, recita e gioca col pubblico. Senza concedersi tregua. I musicisti che lo accompagnano sono stremati, lui è fresco come una rosa. Mahmoud Ahmed ha 71 anni, ma da come sta in scena sembra ancora il ragazzino che una notte del 1962 salì sul palco dell’Arizona club di Addis Ababa per sostituire il cantante della Imperial Body Guard Band di Haile Selassie, il Re dei Re. Da lì a poco si sarebbe trasformato nella voce guida del movimento musicale noto come “Ethio Jazz”. Continue reading »

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Harar

Harar meat market

Chi entra ad Harar è destinato a intraprendere soprattutto un viaggio nel tempo. Spalmata sulla cima di una collina che domina i campi tutt’intorno, l’antica città è protetta da mura fortificate in cui si aprono cinque porte. Da qui, all’alba, entrano i contadini coi loro asini, le schiene cariche dei frutti della terra e del sudore. La notte invece è il turno delle iene, che vengono a ripulire la città popolando l’oscurità delle loro sinistre risate. All’interno delle mura non c’è traccia di alberghi, banche o internet cafè, tutti relegati nella città nuova che continua a crescere attorno. La vita sembra scorrere ancora nel decimo secolo, periodo cui vengono fatti risalire i primi insediamenti umani e la costruzione delle moschee più antiche (Aw Mansur e Garad Muhammad Abogh). Continue reading »

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